ROSAZZA

Rosazza è un piccolo comune del biellese situato nella Valle del Cervo. Costruito lungo gli aspri pendii delle Prealpi,  è caratterizzato da una storia singolare che lo ha reso oggi uno dei paesi più caratteristici e suggestivi dell’intera provincia di Biella.

Il borgo di Rosazza deve la sua fama e il suo legame con l’esoterismo alla figura di Federico Rosazza, Senatore del Regno, già membro della Giovane Italia mazziniana e Gran Maestro Venerabile della massoneria biellese, il quale, verso la fine dell’Ottocento, divenne famoso per le molte opere che fece costruire in favore delle popolazioni residenti nella Valle.

Esse sono caratterizzate da numerosi elementi e simboli legati alla massoneria e all’occultismo, alcuni degli interessi che il Senatore  condivideva con il pittore e architetto Giuseppe Maffei, che curò i progetti di tutte le opere presenti in paese. Il piccolo borgo è un luogo pieno di fascino conferitogli dalla sua caratteristica architettura.

Il Castello è il monumento principale del borgo di Rosazza, costruito tra il 1883 e il 1889, per volere del Senatore e progettato da Giuseppe Maffei per essere utilizzato come residenza estiva. La sua caratteristica torre guelfa, i suoi riferimenti all’esoterismo e alla Loggia, i muri e le colonne che ricordano gli antichi templi di Paestum richiamano chiaramente il tema dell’estetica della rovina.

Oltre l’arco in pietra realizzato similmente a quello della città di Volterra, su cui campeggiano le teste di tre valligiane con una stella a cinque punte tra i capelli, si trova il giardino contornato da un porticato ricco di affreschi di pregio e molto caratteristici. Un tempo nel giardino esisteva anche una riproduzione in miniatura delle rovine di Paestum, opera che venne però portata via da una piena del torrente Pragnetta, che scorre poco distante dall’edificio.

L’attuale Palazzo Comunale, progettato da Maffei tra il 1880 e il 1881, venne in origine costruito per ospitare la sede del Municipio di Piedicavallo, paese dal quale Rosazza dipendeva amministrativamente.  Nel 1909, l’edificio divenne sede del Comune di Rosazza, in seguito all’autonomia ottenuta nel 1906. La singolarità dell’edificio municipale stupisce non solo per i colori variegati della facciata, ma soprattutto per il colonnato in pietra e le sculture a foggia di cavalieri in armatura poste agli angoli come paracarri

Alla fine dell’Ottocento, il Senatore fece demolire un’antica chiesa cristiana e spostare il relativo cimitero per edificare una nuovo luogo di culto, formalmente adibito anche al cristianesimo, secondo i suggerimenti che avrebbe ricevuto da vari spiriti-guida nel corso di alcune sedute spiritiche. La costruzione richiama la tradizione della Muratoria, con il sagrato a scacchiera di ciottoli bianchi e neri, la croce a svastica legata al culto gallico della fertilità femminile, la “Porta dei Giusti” e il soffitto dipinto con un firmamento stellato, dove sono ben visibili le costellazioni dell’Orsa Maggiore e Minore, la Via Lattea e la Croce del Sud. Due passi in paese permetteranno di notare altri simboli, come la fontana della vita, oppure le molte rose scolpite nella pietra. Merita una visita anche il cimitero monumentale, raggiungibile attraversando un ponte di pietra a tre arcate.

A tramandare la memoria dei mestieri montani e delle tradizioni è la Casa Museo, realizzata in centro paese. Essa fa parte della Rete Ecomuseale Biellese e costituisce un grande tesoro per conoscere più a fondo la realtà di questa parte del Piemonte. la Casa Museo documenta lo stile di vita e la cultura degli abitanti di Rosazza e dell’Alta Valle Cervo nei secoli passati. I locali della Casa sono arredati come all’epoca  e si possono osservare la cucina, le camere, i locali per il lavoro artigianale e la stalla. All’interno della Casa Museo è allestito anche un locale- aula dove si conservano i documenti, i disegni e gli strumenti di precisione che testimoniano l’alto livello didattico della Scuola Tecnica Locale, chiusa ormai da oltre 60 anni.

Dal 2022 il paese di Rosazza è entrato a far parte dei Borghi più belli d’Italia.